In questi ultimi anni termini come “eco-friendly”, “plastic-free”, “green economy” e “sostenibilità” sono sempre più comunemente usati a sostengono di una filosofia che punta ad aiutare a migliorare il presente per guardare con fiducia al futuro del pianeta.
La coerenza storica
La plastica, oggi di uso comune nelle nostre vite, è nata, tra prove e brevetti, nella seconda metà del ‘800 (https://it.wikipedia.org/wiki/Materie_plastiche) e ha visto il suo boom nell’epoca moderna del XX e XXI secolo. Pertanto, come è ben intuibile, la plastica può essere considerata come un elemento anacronistico se pensiamo all’epoca in cui è ambientato Assedio, tra il XIII e il XIV secolo. Abbiamo quindi ritenuto corretto e coerente limitare il più possibile la presenza di materie plastiche all’interno della scatola (packaging escluso).
L'influenza del settore produttivo
Nel corso del 2019 Assedio si è perfezionato molto a livello di componenti e nel materiale in cui produrli e in questo percorso certamente influenzato anche dalla storia e dall’economia della “bassa” fatta di artigianalità e industria del mobile, il gioco è arrivato ad avere più del 90% di componenti in materiale “sostenibile”.
Legno, carta e cartone
Le pedine, che rappresentano le armate delle 5 casate, sono state volutamente mantenute di legno e, nello specifico, si tratta di cubetti colorati 10×10 mm. Gli stessi castelli, per le 8 podesterie rappresentate sulla mappa, sono anch’essi in legno. A questi componenti, sempre in materiale riciclabile, vanno aggiunte le carte (missioni, figure e casate), le dipendenze, i vessilli delle casate da posizionare sotto il castello, la plancia in cartone e il regolamento. Gli stessi dadi D8 e D10 sono stati pensati in resina e non in plastica. Solo il confezionamento, della scatola e dei componenti sarà in materiale plastico, questo per poter garantire che la componentistica non si deteriori nella fase di distribuzione delle confezioni di Assedio.
Tra esperienza del giocatore e sostenibilita'
L’utilizzo quindi di componenti semplici e realizzati in materiali sostenibili, come quelli che venivano utilizzati in epoche passate dove non esisteva né la stampa 3D né tanto meno la stessa plastica, oltre a strizzare l’occhio al pianeta, ha anche l’obiettivo di migliorare l’esperienza di gioco dell’utente, il quale può viverlo in maniera più completa.