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Assedio medievale – Le armi d’attacco

Scena di un assedio
La maggior parte delle macchine da guerra utilizzate nel Medioevo derivano direttamente dal mondo militare greco-romano, ed erano costruite quasi interamente in legno, con alcune parti in ferro. Le macchine d’assedio si dividevano per lo più in tre grandi tipologie: da sfondamento, da lancio e da assedio.

L'ariete

Le macchine da sfondamento permettevano di penetrare nelle fortezze attraverso varchi aperti nelle mura o nelle porte: la più utilizzata era l’ariete, consistente in una lunga e robusta trave con una testa di metallo a forma di animale (da cui il nome) che, sospesa orizzontalmente mediante corde o catene, veniva manovrata dagli uomini con un movimento di va e vieni tanto da farla cozzare contro l’ostacolo (generalmente le porte). Ariete e uomini erano protetti da una semplice tettoia o da una struttura su ruote; a volte l’ariete veniva montato direttamente sulla torre d’assalto e veniva chiamato gatto-castello.
Le macchine da lancio venivano utilizzate sia per tentare di aprire un varco nelle porte o nelle mura, sia per colpire chi si trovava all’interno della fortezza: e scagliavano ogni tipo di proiettile, dai più tradizionali (pietre, dardi ecc.) ai più fantasiosi (escrementi, carogne, prigionieri).
Ariete - Assedio
Un ariete per l'assedio

Il Trabucco

Era una enorme catapulta fissa, costituito da un’enorme braccio di legno posto in posizione elevata, sostenuto da una struttura grande e robusta, che doveva sostenere lo sforzo e la tensione dato dal movimento del braccio. All’estremità più breve veniva imperniato un cassone o un grande cesto, riempito di macigni o altro materiale abbastanza pesante da fungere da contrappeso per il proiettile da lanciare. All’altra estremità del braccio era appeso un gancio a cui era fissata una specie di grossa frombola, all’interno della quale veniva posto il proiettile. Al momento stabilito, veniva azionata la leva di rilascio e l’effetto del contrappeso scagliava il proiettile. Le sue grandi dimensioni, pur aumentandone la pericolosità, lo rendevano poco maneggevole e difficile da spostare.

Trabucco
Due tipi di trabucco

La Catapulta

Era sicuramente molto più manovrabile e sfruttava lo stesso principio delle leve: su due montanti verticali era posizionato un braccio orizzontale che terminava con una “cucchiara”, che serviva a contenere i proiettili. Al momento del lancio il braccio veniva liberato e ruotava; una traversa posta fra i montanti lo fermava bruscamente per ottenere il lancio della pietra.

Catapulta - Assedio
Una catapulta per l'assedio

Le Torri

Durante il periodo medievale vennero ulteriormente modificate e rese più complesse, anche attraverso un sistema di piani interni, che permettevano di raggiungere i vari livelli delle mura nemiche. Rivestita all’esterno di pelli e legno per protezione dai tiri nemici, la torre d’assedio terminava con un piccolo ponte levatoio che veniva agganciato ai bastioni, e consentiva agli assedianti di arrivare sul camminamento.

Torre mobile - Assedio
Una torre mobile per l'assedio

Il Fuoco Greco

Il fuoco era uno dei principali metodi di difesa dagli assedi, anche se era usato sia per scopi difensivi che offensivi: il cosiddetto “fuoco greco”, inventato dai bizantini alcuni secoli prima, consisteva in una speciale miscela incendiaria, forse costituita da pece, salnitro, zolfo, nafta e calce viva, contenuta in un grande otre di pelle o di terracotta. L’acqua non bastava a spegnere un’incendio provocato dal fuoco greco, per cui era considerato davvero temibile dagli avversari.